Chi siamo e cosa facciamo
Nel Marzo del 1998 veniva a mancare ai suoi
amici Totò Notarrigo. Con lui abbiamo dato vita alla serie della Rivista
Mondotre/Quaderni, a carattere monotematico, dove via via veniva a confluire
una lunga elaborazione teoretico-epistemologica, durata vent’anni, frutto di
interminabili colloqui, di sue lezioni (Totò è stato prof. ordinario di Fisica
superiore presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Catania) e di un
ampio programma di ricerca, che investiva i diversi campi del sapere. Ci
formavamo la comune convinzione che un nefasto paradigma si era imposto nelle
scienze tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Questo affondava
le sue radici nel pensiero antico di Platone ed Aristotele, quando era stata
spezzata l’unità della scienza, si era imposta la separazione tra logica,
fisica, matematica e filosofia, e con essa il paradigma empiristico. La
separazione tra grandezze e numeri, cioè tra matematica e fisica, iniziata da
Platone, veniva ripresa alla fine dell’Ottocento da Dedekind. Rinasceva sotto
la falsa veste della logica matematica la logica grammaticale di Aristotele.
Del paradigma empiristico ne risentivano tutte le scienze, tra queste la
scienza economica, per cui veniva travolto il programma scientifico di Marx,
di una economia fisica.
Tale cambiamento si è riflesso, in modo
particolare, sulla fisica, scienza che fin dai tempi di Pitagora è stata più
strettamente legata alla matematica. Pensiamo che tale cambiamento non ha avuto
origini interne alla scienza stessa, ma, come sempre, è stato imposto, per gli
stessi meccanismi che guidano il consorzio umano, largamente spontanei e
difficilmente controllabili, dalle nuove condizioni socio-economiche che la
rivoluzione industriale aveva creato. Ma, ancora, pensiamo che l’efficacia di
tali meccanismi si sia esaurita, come dimostra l’insanabile contraddizione tra
sviluppo industriale e crisi ambientale, causa non tanto remota anche delle
ripetute crisi per l’accaparramento delle fonti energetiche, che spesso
sfociano in conflitti armati, ultimi estremi tentativi di un vecchio ordine in
via di disfacimento. Per tale ragione pensiamo che non è inutile, in questo
momento, intervenire anche sui paradigmi culturali che, apparentemente lontani
dai concreti problemi della convivenza sociale, per vie non tanto recondite,
rafforzano i non più adatti convincimenti con insufficienti paradigmi
interpretativi della realtà.
Si trattava allora di recuperare l’antico
ideale degli scienziati-filosofi italici, di una scienza unitaria ed
indivisibile, dove, non esistendo separazioni tra i saperi, la fisica, la
matematica, la logica e la filosofia andavano assieme. Iniziavamo un lungo
percorso di riappropriazione e di rielaborazione di quel pensiero antico
italico, che andava sotto i nomi di Pitagora, Parmenide, Democrito, Archimede,
ecc., passava attraverso la sua riscoperta da parte di Galileo e di Newton,
sino a Boltzmann e a Peano.
Nel 1994 purtroppo la Rivista Mondotre era
costretta a interrompere le sue pubblicazioni. La morte nel 1998 di Totò,
fisico dai vasti interessi, profondo conoscitore delle strutture della
scienza, mente lucida ed originale del gruppo, dava un duro colpo, tra l’altro,
al prosieguo di quel programma.
Ma amici fisici e filosofi, sparsi per
l’italia e fuori (con questa nuova serie ci rivolgiamo anche alla comunità
scientifica internazionale con gli abstract premessi agli articoli), come pure
gruppi editoriali e culturali, in questi anni ci hanno stimolato e spinto a
riprendere il nostro programma.
Con grandi sacrifici personali, anche di
natura finanziaria, nel ricordo di Totò Notarrigo, continuiamo adesso, con
modestia, il nostro programma di elaborazione scientifico-filosofico, che
riteniamo sia quello che il dossografo Diogene Laerzio ha chiamato “la scuola italica” e che ispira la
nostra Rivista Mondotre, il mondo delle
idee, che sono quelle di Pitagora e Parmenide, di Democrito ed Archimede,
di Galileo e Newton, di Boltzmann e di Peano, ma anche del nostro Notarrigo.
Si ringrazia la
Provincia Regionale di Siracusa per il sostegno all’iniziativa editoriale e
culturale